Great Sand Dunes National Park and Preserve
In viaggio verso il parco
Il
Great Sand Dunes National Park and Preserve è un parco che si trova nel sud del
Colorado, caratterizzato da due diverse aree: quella meridionale formata da
dune di sabbia, le più alte del Nord America, mentre a nord il parco si estende
sulle Sangre de Cristo Mountain, ricca di
laghi
alpini, tundra e sei cime che s’innalzano oltre i 4.000 metri. Non mancano boschi
di abeti, pini e pioppi a cui si alternano praterie e zone umide, habitat ideale
per la fauna e piante selvatiche.
L'ingresso al parco |
Ci
arrivo lasciando il Poncha Lodge, che si trova nell’omonima cittadina di Poncha
Springs, si prende la US Highway 285 in direzione sud e, tanto per non
sbagliarsi, l’autostrada corre parallela al Poncha Creek (la fantasia oltre
ogni limite).
Lungo
il percorso non c’è molto da vedere, si attraversa un piccolo agglomerato di
case, Villa Grove, e dopo poco più di una quarantina di chilometri s’incrocia
la Colorado State Highway 17, che ha inizio proprio in questo punto.
Imboccata
quest’ultima strada, si prosegue lungo una linea retta per circa 60 km, il
viaggio diventa monotono, se blocchi lo sterzo puoi guidare senza mani. Anche
qui il paesaggio è povero, un’ampia pianura dove si alternano campi coltivati,
dalla classica forma a cerchio dovuta al sistema di irrigazione su ruote, a
zone aride.
Percorsi
pochi chilometri sulla Hwy 17, si attraversa il paesino di Moffat, grande
quanto un condominio al mare. Da qui si può decidere se imboccare sulla
sinistra la Colorado Road T, che porta al paesino di Crestone, da dove parte
una strada sterrata che finisce al parcheggio di Liberty Gate, nel bordo
settentrionale del Great Sand Dunes. Lasciata l’auto si prosegue a piedi o a
cavallo all’interno del Parco.
Continuando
invece il viaggio verso il sud, s’incontra il Colorado Gators Reptile Park, un
parco privato dove si possono ammirare (ammirare!?) coccodrilli, pitoni, iguana
e tartarughe.
Brrrrr,
e chi si ferma, ancora pochi chilometri e si incrocia, sulla sinistra, la Ln6N
(County Lane 6 North), ci si trova nel territorio della cittadina di Mosca, e da
qui si va dritti verso il Parco.
Ventisei
chilometri di strada anch’essa perfettamente dritta, sulla sinistra s’incontra
il San Luis Lakes Park and Wildlife Area, una zona umida a 2300 metri di
altitudine caratterizzata da due laghi, il San Luis Lake e l’Head Lake, dove
poter osservare diverse specie di uccelli acquatici, muoversi lungo sentieri e
piste ciclabili.
In prossimità del San Luis Lakes Park and Wildlife Area |
Siamo
quasi all’arrivo, un ultimo incrocio con la Colorado State Highway 150, si va a
sinistra verso nord. In lontananza già si vedono le dune.
Il Great Sand Dunes National Park
In
quest’ultimo tratto stradale si passa davanti al Great Sand Dunes Lodge, aperto
da aprile a ottobre, dove si trovano anche un market, ristorante, campeggio e
distributore di benzina (nei parchi la benzina costa sempre molto di più che
fuori, anche un dollaro a gallone).
Le dune viste dalla strada |
Lo
spettacolo che si presenta meraviglioso, una serie di dune che non immagini mai
di trovare da queste parti. Picchi che s’innalzano fino a 750 metri per un’estensione
che si perde oltre l’orizzonte.
Come
ebbe modo di descriverle Zebulon Pike, l’ufficiale dell’Esercito americano che
agli inizi dell’800 esplorò questa zona: "Il loro aspetto era esattamente
quello di un mare in tempesta (tranne per il colore), non il minimo segno di
vegetazione ivi esistente”.
Lasciata
l’area del Visitor Center, si accede sulla riva sabbiosa del Medano Creek, un
torrente che nei mesi estivi si trasforma in un rivolo di piacevole acqua
ghiacciata che si attraversa facilmente, il livello del fiume non supera le
caviglie.
Il loro aspetto era esattamente quello di un mare in tempesta |
Medano Creek |
Nei
mesi estivi, già a metà mattino la temperatura è molto alta, si può arrivare facilmente
ai 35 gradi, meglio portarsi appresso una borraccia d’acqua ed un cappello. I
visi molto pallidi faranno bene a proteggersi la pelle con una crema solare.
Si
cammina sulla sabbia con una certa fatica, indispensabili scarpe comode e che
nessuno pensi di camminare scalzo, la sabbia brucia per davvero. I più previdenti
mettono le scarpe anche ai loro cani.
Molte
persone si portano appresso la tavola da snow ed il bob, che si possono
affittare presso il Visitor Center, dove ci sono anche le sedie con ruote per
sabbia a disposizione dei visitatori con mobilità ridotta. Non mancano pittori
con tavolozza e pennelli e musicisti con chitarra al seguito.
Ancora un'immagine del Medano Creek |
Non
tutti si avventurano per le dune più alte, la Star Dune arriva ad un’altezza di
quasi 250 metri, ma la fatica di arrivare in cima è ampiamente ripagata da un
panorama che affascina e lascia senza parole.
Chi
vuole, può chiedere il permesso per campeggiare una notte nelle dune.
Dalla
parte opposta alle dune, guardando verso est, ci si può avventurare lungo
diversi sentieri tra cui il Mosca Pass Trail, un percorso di oltre 5 chilometri
in mezzo al bosco che costeggia il Mosca Creek e che porta al Mosca Pass a
quasi 3.000 metri d’altezza.
Il Great Sand Dunes National Preserve
Se
si riprende l’auto, si può percorrere ancora un breve tratto stradale fino
all’area di parcheggio chiamata Point of No Return. Oltre questo punto si può continuare
a piedi o a cavallo, verso nord incamminandosi per circa 7 km e mezzo lungo il Sand
Ramp Trail, quando il sentiero si divide in due.
Proseguendo
per circa una decina di km verso ovest, si arriva sul bordo settentrionale
delle dune, nel punto chiamato Star Dune Complex, mentre camminando in
direzione nord, sempre sul Sand Ramp Trail, che da questo momento corre
parallelo al Medano Creek, dopo circa 13 km si arriva al Medano Lake a 3.500
metri di altitudine, nel cuore del Great Sand Dunes National Preserve, dove nasce
l’omonimo fiume.
Chi
invece possiede un 4x4 può arrivare alla zona dei laghi, solo in estate perchè
qui in inverno tutto si copre di neve, prendendo la Medano Pass Primitive Road,
una strada bianca che si allunga parallela al sentiero.
Con
un po’ di fortuna ed un buon colpo d’occhio, si possono incontrare le simpatiche
marmotte ed i bighorn, diverse specie di uccelli tra cui aquile e falchi, la
pernice bianca con il suo andare pacioso, il grande airone blu e le avocette
americane con il loro lunghissimo becco.
Per
visitare tutto il parco non basta certo un solo giorno, solo la parte delle
dune richiedono almeno una intera mattinata, ed alla fine non so se rimangono
le forze per continuare il giro.
Visualizza la mappa |
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