Zapada Falls
Il Zapata Falls National Recreation Area si trova in prossimità in prossimità della punta meridionale del Great SandDunes National Park Reserve. Ci si arriva quasi per caso e per curiosità, infatti lasciando la Ln6N (County Lane 6 North) per imboccare in direzione nord la Colorado State Highway 150 per accedere al Great Sand Dunes, un cartello ci avvisa che in direzione opposta, a meno di 3 miglia, si può accedere al sito.
L'ingresso dalla Hwy 150 |
Lasciata
la strada asfaltata si percorre uno sterrato di circa 3 miglia e mezzo (5 km),
la pista è ben battuta con un misto di pietre e con il terreno asciutto si può
salire con qualsiasi auto. Naturalmente c’è sempre lo yankee con il macchinone,
Ray-Ban sul naso, bocca sformata dal chewingum e la donna tutta silicone e
bigodini al suo fianco che ti vuole superare per forza, e così quando ci riesce
vieni investito da una nuvola di polvere che sembra alzata da un tornado. Sic! Io
non uso l’aria condizionata, preferisco i finestrini abbassati.
Ed
ecco allora che il pensiero va subito al grande Manitù, il padrone di casa in
queste zone, cui chiedo la grazia di mandare un foro ad una delle quattro ruote
del macchinone, a sua scelta, e voglio proprio vedere come farà a cambiarla. Ma
si sa, gli Dei non sempre possono esaudire ogni preghiera che gli viene loro
rivolta.
Terminata
la salita si arriva al parcheggio, posta ad un’altitudine di circa 2.750 metri.
Da qui si può proseguire solo a piedi.
Vicino
l’area di sosta c’è un campeggio. Non c’è nessuna reception, vige la regola del
chi prima arriva prima alloggia, si paga lasciando i soldi dentro una cassetta
posta all’ingresso.
Ci
sono solo terra, polvere e qualche albero, un’apparente desolazione che a
vedere quelle povere tende piantate al suolo e schiacciate dal caldo ti da un
senso di malinconia.
Leggo
su una guida che la struttura è dotata di 23 piazzole singole ed una per gruppi,
adatte sia alle tende che ai camper, tutte fornite di barbecue, tavolo da
picnic ed armadietto per alimenti a prova di orso. L’unica comodità concessa è
il blocco wc, solita cabina con una fossa di raccolta che arriva al centro
della terra, non ci sono ne acqua potabile e ne cassonetti per la raccolta dei rifiuti.
Elettricità,
vasca idromassaggio e bar fanno parte dei sonni notturni.
Per
arrivare nella zona delle cascate ci si deve incamminare per il North Zapata
trail, un sentiero lungo circa mezzo miglio … sarà, ma salendo ho avuto la
sensazione che non fossero proprio 800 metri, ma chilometri. Il percorso si può
anche affrontare a cavallo, per chi ce l'ha al seguito.
La
pendenza non è eccessiva, il percorso è ben battuto, ma pieno di ciottoli,
conviene calzare scarpe idonee e portarsi una scorta di acqua, qui in estate è
molto caldo, mentre in inverno tutto si trasforma in ghiaccio.
il torrente |
Lungo
il sentiero, man mano che si sale, la vegetazione diventa sempre più fitta, s’incontrano
Fichi d’India, Querce, Pioppi e Pinyon Pines, spesso si sente il fischio dei
Pikas, dei piccoli mammiferi senza coda che assomigliano ad un incrocio tra un
topolino ed un coniglio.
Dall’alto,
guardando verso nord, si possono ammirare le lunghe distese di sabbia del Great
Sand Dunes che proseguono, come una quinta scenografica, sulle sagome delle
cime del Sangre de Cristo Mountain.
il panorama |
Finalmente
si comincia a sentire il rombo dell’acqua che cade, ancora una piccola salita e
si raggiunge la riva del torrente che corre veloce tra due file di alberi. Si
viene accolti da piacevoli goccioline di acqua nebulizzata che danno una piacevole
sensazione di fresco. La cascata si trova a pochi metri di distanza, per
raggiungerla si deve entrare nel fiume stando attenti a dove si mettono i
piedi, si può facilmente scivolare sulle pietre.
il fiume subito dopo la cascata |
Lungo
il letto del ruscello, scendendo verso valle, s’incontrano degli sbarramenti
fatti con tronchi di legno, testimonianza delle capacità ingegneristiche dei
castori ... o forse più semplicemente di qualche turista che non vuole bagnarsi i piedi.
tronchi di traverso lungo il letto del fiume |
Dopo
qualche decina di metri l’acqua si tuffa in un minuscolo laghetto, tutto
l’impeto del fiume sembra svanito, la trasparenza del fondo t’invita a tuffarti.
La pozza d'acqua che si forma a valle della cascata |
Un
cartello ti consiglia di non farlo, dall’altra estremità dello specchio d’acqua
affiora il volantino di una chiusa, in quel punto il fiume si getta
letteralmente dentro una tubazione e va ad alimentare una centrale
idroelettrica. Ecco, magari uno pensa di trovarsi in un parco acquatico ed è
tentato a gettarsi nella mischia, ed alla fine dello scivolo si ritrovi a
girare dentro una turbina.
Il fiume si getta nella condotta |
Tutto
intorno al minuscolo laghetto si possono ammirare anche alcuni reperti (pochi
per fortuna) del passaggio dell’uomo cosiddetto civile, alcune lattine,
bottiglie e pezzi di carta fanno bella mostra in mezzo ad arbusti e tronchi d’albero,
ma questa è storia vecchia.
L'ultimo salto |
Tornando
al parcheggio, ci si può incamminate per il South Zapata trial, un altro
percorso lungo quasi 5 miglia (8 km), che porta direttamente all’omonimo lago
di Zapata.
Nessun commento:
Posta un commento