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Autunno



E’ di autunno che mi voglio vestire


L’autunno arrivò in ritardo. Ma non aveva nessuna colpa, al solito l’estate non ne voleva sentire di lasciar spazio alla nuova stagione, e perché poi?
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - Brecciara

Il sole si attardava sempre ad andare a dormire, il vento soffiava leggero gonfiando le vele delle barche ed il cielo  teneva nascoste le nuvole.
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ)

L’autunno scalpitava, toccava a lui entrare in scena, ma non c’era nulla da fare contro quella vecchia zitella dell’estate, sempre accaldata, era in perenne menopausa anzi, pensava l’autunno, quella là c’era nata con la menopausa, e dire che di lì a poco tutti che si sarebbero lamentati del fatto che “non esiste più la mezza stagione”.
E che c’entrava lui, lui che era sempre stato costretto a stare in mezzo tra l’estate e l’inverno per non farli litigare ed ora non riusciva quasi più a trovare il proprio spazio.
Oramai si stava rassegnando, andando avanti così presto tutti si sarebbero dimenticati dell’autunno, e allora sai quante cose sarebbero sparite: le arance ed i mandarini, la verza, lo scalogno e la zucca. Sai che bell’Halloween senza la zucca, cosa si sarebbero messi in testa i bambini: la buccia di una banana?
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - Brecciara

E poi chi sarebbe più stato capace di togliere le castagne dal fuoco?
Ed i tartufi? Sai quanti cani si sarebbero trovati senza arte ne parte all’oggi al domani.
Ed a tavola? E sì, chi avrebbe mai più potuto affermare, alzando un bicchiere di novello (novello?! Chi era costui?): “Al contadino non far sapere quanto è buono il cacio con le pere”.
E chi si ammalava? Non avrebbe più avuto la possibilità di curarsi: “Una mela al giorno toglie il medico di torno … se lo colpisci bene”.
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - SS-696

Basta, disse tra se l’autunno, me ne vado via da solo prima di subire l’umiliazione di esser messo in cassa integrazione a zero ore, ma quando tutto sembrava finito, ecco che  un fischio “ffffiiiiiiiùùùù, dai autunno che tocca a te, sbrigati che è tardi”.
Ora, quasi inaspettatamente, era il suo turno, l’estate di sottecchi era scappata via lasciando tutti basiti ed a bocca aperta.
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - SS-696

“E adesso?” disse a voce alta l’autunno, adesso era il suo momento, il sipario stava per alzarsi, ma lui non era ancora pronto, non aveva indossato i vestiti della stagione.
Subito corse verso il camerino, aprì tutti i cassetti per cercare gli abiti, ne aveva tanti e tutti colorati, ce ne erano di belli in tutte le tonalità di giallo, dal giallo canarino agli ocra più intensi, ne aveva anche di maculati, che indossava sulle foglie caduche e poi anche i rossi che spesso si trasformavano in ruggine e di verdi poi, uuuhhh neanche a dirlo, ne aveva a bizzeffe e in tutte le sfumature e se serviva aveva anche una scorta di venti da far soffiare in ogni direzione.
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - SS-5bis

Anche la pioggia rientrava nel suo repertorio, anzi negli ultimi anni ne aveva intensificato la portata, d'altronde tutti si erano lamentati dei lunghi periodi di siccità, che alla fine, preso a cuore il problema e senza badare minimamente alle spese, prendeva tutta l’acqua che trovava in giro e la mandava giù senza tregua.
Nonostante la sua grande magnanimità, gli era però sembrato di sentire qualche lamentela in giro, vai a capire come gira il mondo, quando una cosa non c’è tutti la vogliono, quando c’è allora nessuno la vuole più.
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - SS-5bis

Ma l’autunno non riusciva a trovare tutte le sue cose, nel camerino c’era un caos indescrivibile, al solito nessuno metteva in ordine.
L’estate era andata via all’improvviso lasciando tutte in giro, i cassetti e gli armadi erano pieni di sabbia ed asciugamani umidi.
Paganica (AQ) - Santuario della Madonna d'Appari

I vestiti della primavera poi, neanche a parlarne. Alla signorina primavera era consentito tutto, oh si certo lei era giovane e frizzante, e poteva lasciare le sue cose dove e come voleva lei, tutti sorridevano benevoli alle sue bizzarrie.
Ma quale giovane e frizzante del cavolo, era sempre tutta carina, sole e tepore, ma quando arrivavano i fine settimana vai giù con pioggia, vento e freddo. E sì, chi ricorda un solo week end degno di questo nome durante la stagione primaverile?
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - SS-5bis

Quasi per sbaglio apri l’armadio dell’inverno ed immediatamente lo chiuse. Figurarsi, l’inverno con quel suo caratteraccio, l’autunno non era mai riuscito a farci amicizia, anzi non lo sopportava proprio, era sempre freddo e rabbuiato, poi vestiva sempre di bianco come se ogni giorno andasse alla prima comunione.
E poi, diciamola tutta: era l’autunno che preparava il Natale, organizzava ogni cosa con cura, in ogni dettaglio. Era lui che faceva crescere il muschio per il presepe, e poi le prime nevicate, quelle erano sempre tutte sue. E poi chi faceva fiorire il vischio? Già, sempre e solo l’autunno e poi quattro giorni prima del Natale arrivava prepotente l’inverno che si prendeva la festa e la gioia di tutti e nessuno si ricordava più di lui. Lui mica era come l’estate che andava avanti per giorni e giorni oltre il tempo massimo. No, con l’inverno non potevi permetterti certi lussi, anzi a volte si presentava all’improvviso durante l’autunno spandendo ghiaccio sulle strade e raffreddando all’inverosimile i venti così, tanto per far capire che lui non avrebbe tollerato nessun ritardo.
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - SS-5bis

Ecco, immaginatevi lo scenario, l’estate che tardava a finire e l’inverno che anticipava i tempi, ditemi voi chi mai poteva pensare all’autunno.
Finalmente l’autunno trovò tutti i suoi colori, adesso poteva gettarsi nella mischia. Li indossò alla rinfusa, così come gli venivano per le mani, faceva sempre così, anzi spesso ne cambiava la composizione, gli piaceva passare dal verde al rosso, a volte al giallo, in altri momenti si divertiva a spogliare gli alberi, mica tutti però, ce ne erano alcuni che non sopportavano il freddo, e di certi non erano disposti ad accettare questi suoi scherzetti.
Poi prendeva l’arcobaleno e ci colorava le pansé, dipingeva di viola le ortensie ed i mirtilli e di rosso i lamponi.
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - SS-5bis

E come se non bastasse, doveva mettere a nanna alcuni animali. Ed allora si metteva alla ricerca di quel giocherellone dell’orso e del serpente strisciante, andava a prendere la marmotta pacioccona ed anche il ghiro, che poi era l’unico che non vedeva mai l’ora di andare a far la ninna.
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - SS-5bis


    Autunno. Già lo sentimmo venire
    nel vento d'agosto,
    nelle pioggie di settembre
    torrenziali e piangenti
    e un brivido percorse la terra
    che ora, nuda e triste,
    accoglie un sole smarrito.
    Ora che passa e declina,
    in quest'autunno che incede
    con lentezza indicibile,
    il miglior tempo della nostra vita
    e lungamente ci dice addio.

Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) - Brecciara         
 
Altopiano delle Rocche - Rocca di Cambio (AQ) -Brecciara






I  bellissimi versi sono di Vincenzo Cardarelli, le immagini, più modestamente, le ho scattate io.

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